Dopo il commento di don Ciotti sul Ponte sullo Stretto, il ministro Salvini risponde attaccandolo duramente.
Don Luigi Ciotti, il fondatore e presidente di Libera, si è permesso di giudicare il grande progetto del Ponte sullo Stretto. Le sue dichiarazioni hanno scatenato la furia del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che rifiuta l’idea che l’appalto possa attirare l’attenzione delle mafie.
Il commento che ha fatto infuriare Salvini
Durante un’iniziativa a Bovalino (Reggio Calabria), don Ciotti – da sempre impegnato contro la criminalità organizzata – ha dichiarato: “Attenzione. C’è il rischio, poi si dovrà lottare sia ben chiaro, che il Ponte sullo stretto non unirà due coste, ma due cosche sicuramente sì”, afferma facendo riferimento alla Sicilia e la Calabria.
Il concetto è stato già ripetuto e sostenuto in passato anche dal presidente dell’Autorità Anticorruzione Giuseppe Busia, e ancor prima dal suo predecessore Raffaele Cantone. Ma questa volta Matteo Salvini ha deciso di non stare zitto, ma di rispondere a tono.
“Un’affermazione ignorante e superficiale”
“Mi ha fatto specie leggere le parole di un signore in tonaca che ha detto che questo ponte più che unire due coste unirà due cosche. Un’affermazione di un’ignoranza, una superficialità senza confini. È una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di italiani”, ha detto Matteo Salvini.
Per il ministro, il Ponte sullo Stretto è “la più grande operazione antimafia dal Dopoguerra a oggi”. E le affermazioni di don Ciotti appaiono come una “mancanza di rispetto nei confronti di milioni di persone perbene che meritano di lavorare, di studiare e di fare il pendolare di andare a farsi curare come tutti gli altri”.
“Se c’è qualche italiano che continua a dipingere l’Italia come mafia, pizza e mandolino, se espatria fa un favore a tutti“, chiosa il vicepresidente scagliandosi contro don Ciotti.
Il “signore in tonaca” di cui parla @matteosalvinimi è Don Luigi Ciotti, fondatore di @libera_annclm. Don Luigi è un gigante dei nostri tempi. Salvini un uomo piccolopiccolo, un signore senza vergogna. pic.twitter.com/7eOtAJZ50S
— Paolo Paticchio (@paticchio) July 26, 2023
L’opposizione dalla parte di don Ciotti
Don Ciotti, intanto, viene appoggiato e difeso da Pd, M5s e Verdi-Sinistra. Il segretario della Cgil Maurizio Landini commenta l’attacco di Salvini: “Prendere di mira uno degli esponenti più importanti della lotta alle mafie qualifica chi sferra l’attacco: il ministro, stavolta, ha superato se stesso”.
Per il leader della Cgil il Paese purtroppo “continua ad essere vittima di un sistema criminale ancora forte, come dimostrano anche i recenti arresti in Calabria”. “Noi siamo grati e lottiamo al fianco di Don Ciotti per quello che fa quotidianamente, per la sua passione e il suo impegno a favore della promozione della cultura e della legalità. Tutti dovremmo esserlo nel rispetto della nostra Costituzione”.